Esiste un mondo fotografico dove è fondamentale rispettare le regole. Mi riferisco per esempio alla fotografia immobiliare dove l’esposizione deve sempre quella giusta per ottenere foto brillanti, dettagliate e soprattutto reali.
Ed esiste un mondo dove infrangere le regole, esporre “oltre i limiti consentiti dalla legge”, non ascoltare l’esposimetro e utilizzare tutto il potere di Photoshop. E’ il mondo fine art dove ogni strumento a disposizione dell’artista serve a creare qualcosa di empatico, energetico, potente, unico, personale, discutibile, incomprensibile ma indubbiamente bello.
Arte allo stato puro dove i pixel possono essere manipolati senza limiti e confini.
E’ in questa direzione che sto investendo tempo e soldi per nuova attrezzatura.
Anche l’agenda si sta riempiendo di appuntamenti con persone da fotografare.
Ecco di nuovo quella sensazione meravigliosa di un nuovo viaggio, di una nuova avventura fotografica, di gente nuova, di storie nuove.
Ecco di nuovo un’altra occasione di perdermi nel mio mondo e nelle mie emozioni. Sempre più lontano dal mondo delle guerre.
Non basta avere gli strumenti per essere artisti. Prima di tutto c’è un percorso mentale. Piano, piano ci si stacca da tutto e ci libera dal peso inutile.
Testa e corpo incontrano il giusto equilibrio e quando lo trovi e ci vivi dentro finalmente vedi la bellezza in ogni cosa.
E’ uno stato mentale narcotizzante davvero molto piacevole soprattutto quando giri per le strade di Roma in cerca di persone da fotografare.
E’ un po’ folle ma devo ammettere che questo pizzico di follia in questo momento della mia vita ci stava proprio bene. Anzi, ha tutta l’aria di essere qualcosa che resterà per sempre.
E sai perchè? Perchè non faccio altro che vedere bellezza in ogni cosa.